giovedì 17 giugno 2010

voto di condotta

E' fallito, per la caparbia resistenza di dirigenti e docenti, il progetto gelminiano di rendere quello di condotta un voto come tutti gli altri. Nossignori, no pasaràn! La scuola è tenacemente abbarbicata al suo vecchio rituale, per cui i voti possono solo essere tre: 8, 9 o 10.
La Gelmini dovrebbe prenderne atto e decidere a) di abolire il voto di condotta, visto che i docenti non si vogliono proprio decidere a usarlo; b) toglierlo dalla media per il calcolo del credito, così da impedirne almeno una innaturale lievitazione, magari utilizzando delle lettere invece che i numeri, magari solo 4, o 5 lettere (dalla A alla D, o alla E).

giovedì 10 giugno 2010

Se vengono compresi

La tenerezza di un volto,
il singhiozzo
in cui s'incunea lo scorrere del tempo,
nella simpatia di un'amicizia
l'abbraccio in cui si libra la speranza.

Sono indifesi i giovani
che caracollano nei lunghi corridoi,
fragili nel loro desiderio
s'arrabattano alla ricerca di qualcosa che non sanno.

Furtivi e circospetti
temono la stretta di regole e nozioni,
incerti e titubanti
si destano improvvisi
se vengono compresi da uno sguardo.

ULTIMI GIORNI DI SCUOLA

Scorrono gli ultimi giorni di scuola,
furtivi gli sguardi
di chi arranca a sorprendere il filo di lana,
la gioia sui volti
di chi sente le vacanze vicine.  

Un anno trascorso
a cercare il punto
in cui si compie il sapere,
tra i banchi a snidare
il bisogno che apre infiniti orizzonti.

Da te, caro amico,
ho imparato a guardare l'istante,
a fissare il destino
che s'imprime nel tempo;
è questo che rimane di un anno,
più vivo che mai sussulta il desiderio. (G.Mereghetti)