Scorrono gli ultimi giorni di scuola,
furtivi gli sguardi
di chi arranca a sorprendere il filo di lana,
la gioia sui volti
di chi sente le vacanze vicine.
Un anno trascorso
a cercare il punto
in cui si compie il sapere,
tra i banchi a snidare
il bisogno che apre infiniti orizzonti.
Da te, caro amico,
ho imparato a guardare l'istante,
a fissare il destino
che s'imprime nel tempo;
è questo che rimane di un anno,
più vivo che mai sussulta il desiderio. (G.Mereghetti)
giovedì 10 giugno 2010
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