«Se chi insegna fosse veramente cristiano, insegnerebbe con una precisione circa la verità di quel che dice, con un amore alla verità di quel che dice, e perciò, con più poesia (poesia, nel senso generale del termine), con più amore a chi ha davanti, perciò con più pazienza, con più adattabilità, pronto a valorizzare osservazioni che venissero dagli scolari, pronto a rispondere a domande insistenti, anche troppo analitiche, che gli scolari facessero: insomma una disponibilità alle esigenze della scolaresca che si chiama carità.» Don Giussani
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